Evoluzione del Web: dal Web 1.0 al Web 3.0

Evoluzione del Web: dal Web 1.0 al Web 3.0

Evoluzione del web

Per alcuni specialisti è indispensabile conoscere l’evoluzione del Web, ma quante volte ritroviamo i termini Web 2.0 o Web 3.0 nei giornali, alla televisione o all’università? Ecco allora l’esigenza di chiarire questi termini…

Originariamente il Web è stato concepito come modo per visualizzare documenti ipertestuali statici, creati con l’uso del linguaggio HTML.

Nella sua prima fase di sviluppo, Internet era esclusivamente utilizzato da scienziati e militari, e le applicazioni commerciali nell’uso della rete erano limitate.

Successivamente, grazie alla sua maggiore diffusione, e all’aumento del numero di utenti che vi si potevano collegare, sono nate sempre più aziende che si occupavano della creazione di siti web e contenuti online.
In quegli anni sono nate società come Yahoo!, Ebay ed Amazon; tale periodo viene definito l’era del Web 1.0, dove la pubblicazione di contenuti sul web dipendeva dalla conoscenza di difficili linguaggi di programmazione e sistemi di Content Management System (CMS), e dove la fruizione da parte degli utenti era di tipo passivo. Dagli anni novanta in poi, c’è stato un forte cambiamento dell’immagine del Web da parte dei fruitori. Gli utenti hanno finalmente iniziato a vivere il web e non solo a consultarlo come una grande enciclopedia universale.

Grazie all’integrazione con database e all’utilizzo di sistemi di gestione dei contenuti (CMS), Internet si è evoluto con siti dinamici, come ad esempio i forum o i blog.

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In particolare con l’avvento del World Wide Web, denominata Web 2.0, è stato poi possibile pubblicare videoclip online, condividere documenti di lavoro tra colleghi, ed esprimere il proprio personalissimo digital self all’interno dei social network. Il Web 2.0 incrementa le possibilità di conversazione e di partecipazione attiva, ed è aperto alla partecipazione di tutti, configurandosi come un ecosistema digitale capace di stimolare le attività di comunicazione partecipative tra aziende e clienti. Gli utenti, infatti, hanno la possibilità di diventare dei generatori di contenuti in modo semplice, e soprattutto possono interagire direttamente con le aziende e co-creare insieme a loro, proponendo idee e nuove soluzioni, senza dover passare attraverso la comunicazione telefonica o via email.

Il web 3.0

Oggi abbiamo, quello che è definito, un nuovo stadio evolutivo di Internet, il Web 3.0.

Questo tipo di Web contempla al suo interno una pluralità di applicazioni tecnologiche possibili, dalla trasformazione del web in database, che costituisce la prima realizzazione del web semantico, alla elaborazione di applicazioni di intelligenza artificiale per lo sviluppo di software che realizzino compiti con requisiti di intelligenza.

Per Web semantico si intende la trasformazione, ulteriore, del World Wide Web in un ambiente dove i documenti pubblicati siano associati ad informazioni e dati (metadati) che ne specificano il contesto semantico in un formato adatto all’interrogazione e l’interpretazione (es. tramite motori di ricerca) e, più in generale, all’elaborazione automatica.

In sostanza se il Web 2.0 si è basato sulla connessione fra persone, il Web 3.0 si baserà sulla connessione tra informazioni.

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Così, il Web non sarà più un semplice contenitore di parole, immagini e filmati, ma un contenitore di concetti e conoscenze dotato di strumenti in grado di cercare con precisione, mettere in relazione, “capire” automaticamente il significato dei contenuti e di ragionare su di esso, estraendone informazioni. In pratica, un Web in cui le macchine non solo leggono, ma interpretano. Si può dire, dunque, che l’era in cui stiamo vivendo risente dei profondi cambiamenti delle tecnologie dell’informazione, con forti cambiamenti nella comunicazione e di conseguenza anche nel marketing, ma di questo parleremo nei prossimi articoli…